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Visualizzazione dei post da giugno, 2012

Tesina sulla Luna

tesina sulla luna tesina di maturità sulla luna Tesina sulla Luna L’argomento della mia tesina è la luna. “Astro che cresce, decresce e scompare”, essa con il suo ciclo periodico di trasformazione diviene simbolo della dinamica vita-morte, morte-vita. Il mio percorso riguarda sei ambiti disciplinari: Il tema della contemplazione lunare all’interno di un più ampio rapporto uomo-natura nella poesia romantica di Giacomo Leopardi; Successiva dissoluzione del rapporto dialettico poeta-natura in una concezione di quest’ultima come suggestivo mistero ricco di echi, rimandi e simboli nella poetica decadente e in particolare quella di Giovanni Pascoli. Nell’ambito dei poeti romantici inglesi Percy Shelley esprime con titanica intensità la percezione della natura in cui i singoli elementi divengono fortemente evocativi per la fantasia immaginativa e creativa del poeta. La natura rappresenta in questo contesto il rifugio favori

Visione Keynesiana e visione Monetarista

Keynesiani e monetaristi Nella visione Keynesiana gli investimenti sono poco sensibili al tasso di interesse. La curva IS diviene molto ripida. La politica monetaria è inefficace trovandoci in una situazione di trappola della liquidità, infatti spostando verso destra la LM non otteniamo alcun aumento della domanda aggregata. Si ottiene invece un aumento di quest'ultima attraverso la politica fiscale (aumento della spesa pubblica e/o riduzione delle imposte) in tal modo l'effetto moltiplicatore esercita tutto il suo effetto senza decurtazioni in questo caso di trappola della liquidità perché non c'è l'effetto di spiazzamento. La politica fiscale è quindi massimamente efficace. Ecco perché i Keynesiani incoraggiano un intervento dello Stato attraverso opere pubbliche, aumento della spesa pubblica (G), riduzione imposte. Nella visione Monetarista invece, in cui si ipotizza che la domanda di moneta sia insensibile al tasso di interesse, gli investimenti sono in

Domanda di moneta

Si distinguono tre principali casi per cui viene domandata moneta dagli individui / operatori economici Domanda di moneta a scopo speculativo:  In questo caso gli individui/operatori economici detengono moneta in attesa di un determinato andamento di mercato, per esempio nel caso aspettino che un determinato strumento finanziario ad esempio un'azione scenda per acquistarlo. Domanda di moneta a scopo transazionale: E' la domanda che gli individui pongono al sistema per poter eseguire le operazioni di scambio quotidiane o comunque per le necessità di effettuare acquisti e pagamenti. Domanda di moneta a scopo precauzionale: Quella quantità di moneta che i soggetti detengono per poter far fronte a spese impreviste e incidentali. Appunto come precauzione.

Riassunto capitolo 8 dei Promessi Sposi

Don Abbondio abbandona le letture in cui era immerso e autorizza Perpetua a far salire Tonio. Scesa in strada, Perpetua incontra Agnese che, fingendo di passare di lì per caso, la coinvolge in una conversazione a proposito di alcune maldicenze sul suo conto. Tonio e Gervaso accedono allo studio del curato, mentre Renzo e Lucia, approfittando della distrazione di Perpetua, raggiungono il pianerottolo della canonica. Tonio salda il suo debito. Il curato esamina le monete, restituisce il pegno e inizia a compilare una ricevuta. A un segnale convenuto entrano anche i due promessi. Renzo pronuncia l'intera formula, mentre Lucia viene interrotta violentemente dal curato, che si rifugia poi in una stanza attigua. Don Abbondio chiede aiuto dalla finestra. Ambrogio, il sacrestano, suona allora le campane per richiamare gente. I rintocchi svegliano l'intero paese. La gente scende in strada. I tre bravi che erano all'osteria, escono per una ricognizione; poi chiamano i compagni appost

Riassunto capitolo 7 dei Promessi Sposi

Fra Cristoforo comunica ad Agnese e ai due promessi che, malgrado il suo intervento, don Rodrigo non intende cambiare atteggiamento. Renzo reagisce con rabbia. Uscendo, il frate raccomanda di inviare qualcuno al convento il giorno successivo, per avere nuove informazioni. Renzo, irritato dalle notizie appena ricevute e dall'opposizione di Lucia al progetto di matrimonio di sorpresa, dà in escandescenze. Alla fine Lucia cede e accondiscende al piano della madre. Renzo rincasa. Agnese e Renzo stabiliscono i dettagli del piano di matrimonio di sorpresa, mentre Lucia resta in disparte. Seguendo le indicazioni di fra Cristoforo, Agnese invia poi al convento Menico, un ragazzino suo parente. Per tutta la mattinata, dei loschi figuri vestiti da viandanti e da pellegrini si aggirano nelle vicinanze della casa di Lucia, curiosando anche all'interno dell'abitazione. Dopo lo scontro con padre Cristoforo, don Rodrigo, furibondo per non esser riuscito ad intimorire il frate e turbato pe

Riassunto capitolo 6 dei Promessi Sposi

Con tatto e diplomazia, fra Cristoforo chiede a don Rodrigo di far cessare le persecuzioni contro Lucia e di permettere il matrimonio tra i due promessi sposi. Il nobile reagisce però violentemente accusando il frate di nutrire un equivoco interesse per la ragazza. Il colloquio si trasforma così in un duello verbale nel quale fra Cristoforo predice al suo antagonista il compiersi della giustizia divina (verrà un giorno). Al termine il frate viene cacciato. La sua missione è fallita, ma don Rodrigo rimane scosso dalle minacciose profezie del cappuccino. Uscendo dal palazzotto per andare verso casa di Lucia, il frate incontra il vecchio servitore che l'aveva accolto al suo ingresso. Quest'ultimo dice a fra Cristoforo di avere delle rivelazioni da fargli e gli dà appuntamento per l'indomani al convento. Agnese propone a Renzo e Lucia, di effettuare il matrimonio di sorpresa, di presentarsi cioè davanti al parroco con due testimoni e di pronunciare la formula del matrimonio. Se

Riassunto capitolo 5 dei Promessi Sposi

Oltre a predicare e assistere i moribondi, fra Cristoforo opera per rimuovere le ingiustizie e per difendere gli oppressi. Intanto il frate, giunto alla casa di Lucia e Agnese, viene accolto con gioia dalle due donne. Fra Cristoforo viene informato del mancato matrimonio Fra Cristoforo, giunto alla casa di Lucia, si fa raccontare dalle donne l'accaduto. Esaminata la situazione decide di andare a parlare con don Rodrigo per distoglierlo dal suo proposito. Arriva anche Renzo, il quale rivela di aver tentato invano di organizzare un agguato contro il signorotto. Per questo viene rimproverato dal frate. Fra Cristoforo si incammina verso il palazzotto di don Rodrigo. Nel palazzotto stesso e nel villaggio sottostante tutto appare segnato da un clima di violenza e di malvagità: ovunque si vedono armi e neppure sui volti dei bambini e dei vecchi si riesce a scorgere l'innocenza. Dopo aver parlato con due bravi e con un servitore, molto sorpreso di vederlo lì, fra Cristoforo viene intro

Riassunto capitolo 4 dei Promessi Sposi

Fra Cristoforo esce dal convento del paese di Pescarenico, un piccolo villaggio di pescatori nei pressi di Lecco. Sebbene il paesaggio autunnale sia splendido, il cammino del frate verso casa di Lucia è rattristato dalle immagini di miseria che si vedono ovunque: persone smunte, animali smagriti dalla fame, mendicanti laceri. Fra Cristoforo è un uomo vicino ai 60 anni, dalla lunga barba bianca, umile ma fiero al tempo stesso, con due occhi vivacissimi. Lodovico (questo è il nome di fra Cristoforo prima di prendere i voti), figlio di un ricco mercante con ambizioni da nobile, viene educato in maniera aristocratica. Non essendo però accettato nella cerchia dei nobili, il giovane inizia, quasi per vendetta, a difendere gli umili contro i signorotti prepotenti. Un giorno per strada, scoppia una disputa per futili motivi tra Lodovico ed un nobile arrogante. Nel corso della disputa che ne segue, il giovane, vedendo gravemente ferito Cristoforo, il suo più fedele servitore, uccide il signorot

Riassunto capitolo 3 dei Promessi Sposi

Don Rodrigo, avvicina Lucia lungo la strada e scommette con un altro nobile (il conte Attilio, suo cugino) che la ragazza sarà sua. Una scena analoga si ripete il giorno successivo Lucia rivela poi di aver narrato l'accaduto a fra Cristoforo. Dopo che Lucia ha placato le nuove ire di Renzo, Agnese consiglia al giovane di recarsi a Lecco da un avvocato soprannominato Azzecca-garbugli e gli consegna quattro capponi da portare in dono al dottore. Renzo si mette in cammino verso Lecco. Lungo la strada, agitato e incollerito, dà continui strattoni ai capponi che ha in mano: le povere bestie, pur accomunate da un triste destino, si beccano tra loro. Ciò dà l'occasione all'Autore per riflettere sulla mancanza di solidarietà tra gli uomini. Giunto alla casa di Azzecca-garbugli e consegnati i capponi a una serva, Renzo viene fatto accomodare nello studio: uno stanzone disordinato e polveroso in cui spiccano, alle pareti, i ritratti degli imperatori romani, simbolo del potere assolut

Riassunto Promessi Sposi capitolo 2

Don Abbondio trascorre una notte agitata tra la ricerca di alcune scuse per non celebrare il matrimonio e incubi popolati da bravi e da agguati. Nonostante ciò riesce ad elaborare un piano per superare le prevedibili obiezioni di Renzo e ritardare così le nozze. Per prendere gli ultimi accordi per il matrimonio, di buon mattino Renzo si reca da don Abbondio vestito in gran gala, con un cappello piumato e il pugnale dal manico bello. Il promesso sposo è un giovane di vent'anni, rimasto orfano di ambedue i genitori fin dall'adolescenza. La sua professione, quella di filatore di seta, e i continui risparmi, gli hanno dato una certa tranquillità economica. Il curato finge di non ricordarsi del matrimonio, poi, utilizzando termini latini per confondere il giovane, lascia intendere che sono sopravvenuti degli impedimenti che obbligano a ritardare le nozze. Renzo accondiscende allo spostamento, ma rimane insospettito dal comportamento del parroco. Uscito dalla canonica Renzo incontra

Riassunto capitolo 1 dei Promessi Sposi

Il primo capitolo si apre con un’ampia e minuziosa descrizione dei luoghi dove si ambientano le prime fasi dei Promessi Sposi: il lago, i monti che lo circondano, il fiume Adda, la città di Lecco e i paesini circostanti. Successivamente l’autore passa alla descrizione della dominazione spagnola in queste terre: soldati stranieri che commettono violenze, furti e soprusi. In questo contesto, Don Abbondio passeggia, come d'abitudine, leggendo il breviario "Carneade, chi era costui?", ma ad una biforcazione della strada, nei pressi di un tabernacolo dipinto, incontra i due bravi. Hanno i capelli lunghi racchiusi in una reticella dalla quale esce solo un grande ciuffo che ricade sulla fronte, e una ricchissima dotazione di armi d'ogni tipo. L’autore cita le molte leggi, dette gride, che prevedono pene severissime per i bravi, che non sono altro che i sicari dei potenti. L'Autore tra una citazione e l'altra - propone considerazioni ironiche sull'inefficacia di q